Il Tuo 100% di Oggi Non è Quello di Ieri

27.03.2025

Hai mai avuto una giornata in cui l'allenamento ti sembrava più pesante del solito, anche se stavi dando tutto te stesso? Ti sei chiesto: "Perché oggi non riesco a spingere come ieri?"

La verità è che il tuo 100% non è sempre uguale.

Il massimo sforzo che puoi esprimere oggi non è detto che sia identico a quello che riuscivi a esprimere ieri. E non c'è nulla di sbagliato in questo.


1. Il sonno è il tuo primo integratore

Una sola notte di sonno disturbato può ridurre la forza muscolare, rallentare i tempi di reazione, aumentare la percezione della fatica e compromettere le funzioni cognitive. Il sonno profondo è direttamente collegato alla produzione di testosterone e all'equilibrio del cortisolo. Dormire male significa partire già con il freno a mano tirato.


2. La nutrizione è il carburante del sistema

Hai mangiato abbastanza? Hai introdotto i giusti nutrienti al momento giusto?

Una ridotta disponibilità energetica, anche non intenzionale, può compromettere la performance, aumentare il rischio di infortuni e influenzare negativamente il sistema immunitario. Non è solo questione di calorie, ma di equilibrio, timing e qualità degli alimenti.


3. Lo stato psicologico conta quanto quello fisico

Lo stress psico-emotivo, l'ansia, il carico mentale, i pensieri ricorrenti: tutto questo pesa sul sistema nervoso autonomo, interferendo con i processi di recupero, regolazione ormonale e capacità di concentrazione. Il corpo non distingue tra stress da lavoro e stress da allenamento: somma tutto.


4. Le variazioni fisiologiche sono naturali

Non siamo macchine. Il corpo è soggetto a ritmi circadiani (giorno/notte), ultradiani (cicli ogni 90-120 minuti) e infradiani (come il ciclo mestruale, nel caso delle donne), che regolano forza, reattività, temperatura corporea, produzione ormonale. In certi momenti sei naturalmente più prestativo, in altri no. E non è colpa tua.


Conclusione: Il tuo 100% di oggi è sempre valido

Allenarsi in modo intelligente non significa ignorare questi segnali, ma integrarli nel proprio percorso.

Significa accettare che la performance fluttua, e che anche quando non sei al top puoi comunque dare il meglio nelle condizioni in cui ti trovi.

Il tuo 100% di oggi è diverso da quello di ieri, ma vale esattamente allo stesso modo.

La vera disciplina non è forzarti, ma imparare a conoscerti. E questa è la chiave per crescere davvero, dentro e fuori la palestra.


Bibliografia scientifica

1. Fullagar HHK, Skorski S, Duffield R, et al. (2015). Sleep and athletic performance: the effects of sleep loss on exercise performance, and physiological and cognitive responses to exercise. Sports Medicine, 45(2), 161–186.

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3. Mountjoy M, Sundgot-Borgen J, Burke L, et al. (2018). Relative Energy Deficiency in Sport (RED-S): IOC Consensus Statement – 2018 Update. British Journal of Sports Medicine, 52(11), 687–697.

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