Le Mode nel Fitness non Bastano

Viviamo in un'epoca in cui ogni settimana nasce una nuova "moda" nel fitness: un giorno è il Pilates, quello dopo è lo Spinning, poi lo yoga dinamico, il power walking, il functional light o il nuovissimo "allenamento mindful". E mentre ogni approccio ha i suoi benefici, c'è una verità che troppo spesso viene ignorata: seguire ciecamente una sola disciplina può limitare – se non ostacolare – i tuoi obiettivi reali.
Esempio classico? Il Pilates. Ma anche lo Spinning.
Il Pilates è una disciplina eccellente: migliora la postura, la consapevolezza del corpo, la forza del core e può essere perfetta in una fase di riabilitazione o per risolvere disfunzioni motorie. Ma se il tuo obiettivo è migliorare la composizione corporea, accelerare il metabolismo, prevenire l'osteoporosi o supportare la salute cardiovascolare, non può essere l'unico strumento nella tua cassetta degli attrezzi.
Stesso discorso vale per lo Spinning: un ottimo lavoro cardiovascolare, intensa sudorazione, senso di sfinimento post-sessione. Ma... e la forza muscolare? E la stabilità articolare? E il lavoro sulla postura o sulla propriocezione? Anche qui: utile sì, ma incompleto se isolato.
Il corpo ha bisogno di varietà. La scienza è chiara.
Allenarsi in modo vario (multicomponente) è fondamentale per ottenere reali benefici a lungo termine. Ecco perché:
La forza è salute: Allenamenti contro resistenza (pesi, circuiti, HIIT) stimolano la massa muscolare e proteggono contro sarcopenia, osteopenia e disfunzioni metaboliche.
[Winett & Carpinelli, 2001; Fragala et al., 2019]
Il movimento dev'essere funzionale e realistico: nella vita quotidiana non ci muoviamo lentamente e con controllo come nel Pilates, né sempre pedalando seduti su una bici. Saliamo le scale, solleviamo borse, cambiamo direzione. Solo allenamenti dinamici e multifunzionali ci preparano davvero a questi movimenti reali.
[Behm et al., 2010]
Il metabolismo ha bisogno di stimoli ad alta intensità e variabili: l'EPOC (consumo di ossigeno post-allenamento) è molto più alto dopo sessioni intense e miste che dopo sessioni monodisciplinari o cardiovascolari prolungate.
[LaForgia et al., 2006]
Il cervello si adatta meglio al multisport: varietà di stimoli migliora la neuroplasticità, la coordinazione e riduce il rischio di overuse injuries.
[Voelcker-Rehage & Niemann, 2013]
Il rischio delle "mono-discipline"
Seguire una sola disciplina, per quanto di moda o ben promossa, porta a:
Adattamento precoce (plateau): il corpo si abitua rapidamente e smette di migliorare.
Squilibri posturali e muscolari: lavorare sempre sugli stessi schemi motori lascia "zone d'ombra".
Frustrazione nei risultati: vuoi dimagrire o tonificare, ma non cambi nulla perché il tuo corpo non riceve lo stimolo corretto.
Senso di benessere illusorio: ti senti "attivo", ma in realtà non stai evolvendo verso i tuoi obiettivi reali.
Conclusione
Allenati con intelligenza, non per moda. Pilates? Spinning? Yoga? Benissimo. Ma come strumenti complementari all'interno di una strategia completa. Il tuo corpo ha bisogno di forza, resistenza, velocità, mobilità, coordinazione, equilibrio e controllo. Solo un approccio integrato, scientifico e in continua evoluzione può portarti a un cambiamento reale e duraturo.
Non si tratta di allenarsi di più, ma di allenarsi meglio.
Fonti:
Winett, R. A., & Carpinelli, R. N. (2001). Potential Health-Related Benefits of Resistance Training. Preventive Medicine, 33(5), 503-513.
Fragala, M. S. et al. (2019). Resistance training for older adults: Position statement from the National Strength and Conditioning Association. Journal of Strength and Conditioning Research, 33(8), 2019–2052.
Behm, D. G., et al. (2010). Neuromuscular implications and applications of resistance training. Journal of Strength and Conditioning Research, 24(10), 2859–2871.
LaForgia, J., Withers, R. T., & Gore, C. J. (2006). Effects of exercise intensity and duration on the excess post-exercise oxygen consumption. Journal of Sports Sciences, 24(12), 1247–1264.
Voelcker-Rehage, C., & Niemann, C. (2013). Structural and functional brain changes related to different types of physical activity across the life span. Neuroscience & Biobehavioral Reviews, 37(9), 2268–2295.